La riproduzione del gatto

L'accoppiamento


In natura le stagioni dei calori sono due, distribuite in modo che le nascite dei gattini avvengano quando il clima è più mite (primavera ed estate). Nei gatti domestici invece, i calori si presentano in tutte le stagioni, anche se con una prevalenza in inverno e primavera, così come avviene per i gatti randagi.

In natura e nelle comunità di gatti liberi o randagi gli accoppiamenti avvengono senza vincoli e in modo piuttosto promiscuo. È dunque possibile che una gatta, accoppiandosi con maschi differenti, concepisca cuccioli che avranno padri diversi. Per i gatti che vivono in appartamento, invece, le cose si complicano leggermente e gli accoppiamenti vengono normalmente pianificati e decisi dai proprietari.

Esaminiamo prima il caso in cui i due soggetti, maschio e femmina, vivano insieme nella stessa casa e quindi si conoscano. Il maschio, grazie al suo olfatto, si accorge dell'estro della femmina prima che questa manifesti quei sintomi del calore che sono avvertibili anche dal proprietario. Salvo specifiche antipatie che - seppur rare - esistono anche tra gatti, i due gatti si accoppieranno più volte al giorno per almeno un paio di giorni. Se invece il proprietario dei gatti vuole decidere in prima persona quando far coprire la propria femmina, dovrà farla vivere separatamente dal maschio, almeno in quei periodi in cui si aspetta che la gatta vada in calore. In questo modo la gatta manifesterà il proprio calore con i richiami vocali classici e la postura tipica; il proprietario potrà dunque - se lo vorrà - rimetterla a vivere con il maschio, che provvedrà a fare la sua parte senza resistenze da parte della gatta, che lo conosce già e sa che non è un animale ostile.

Quando invece la gatta non vive con il maschio le cose possono farsi molto più complesse, soprattutto nel caso in cui la gatta sia l'unico animale di una famiglia. In genere si consiglia di portare la femmina nella casa del maschio, in modo che egli possa farsi forza della propria posizione di "padrone del territorio". La gatta, non essendo abituata alla presenza e all'odore di altri gatti, in genere dimostrerà al maschio una buona dose di ostilità. Questa normalmente si dissolve nel giro di qualche ora per quelle femmine che comunque vivono con altri gatti mentre nel caso delle gatte "uniche" può essere necessario anche un paio di giorni. Ma possono anche non bastare: in questo caso il periodo di estro trascorrerà senza che la gatta accondiscenda a farsi avvicinare dal maschio e il proprietario dovrà ritentare al successivo calore.

Primi approcci
tra il maschio e la femmina
La femmina invita il maschio Il maschio sale sulla gatta
e l'accoppiamento ha inizio

Quando la femmina decide di concedersi, richiama il maschio con particolari vocalizzi e gli si avvicina in una posizione specifica, porgendo le terga e ripiegando la coda su un lato del corpo, in modo da consentire l'accoppiamento. Il maschio in genere la afferra con i denti sulla nuca o sulla parte posteriore del collo, in modo da garantirsi una posizione più stabile. I soggetti più irruenti possono letteralmente mordere, lasciando per qualche giorno i segni dei denti sulla pelliccia della femmina mentre i soggetti più tranquilli si limitano a leccare la nuca della gatta, stringendole delicatamente gli arti anteriori e la parte superiore del tronco nelle proprie zampe anteriori, con un movimento simile a un massaggio. Durante l'accoppiamento la gatta facilmente ringhia, più raramente fa le fusa. Al termine del coito in genere lancia un grido particolamente acuto, volgendosi all'indietro per graffiare il maschio e quindi sempre si getta a terra rotolandosi voluttuosamente. La ragione di questo grido e dell'improvvisa reazione rabbiosa è da associare al fatto che sulla parte terminale del pene del gatto sono presenti delle protuberanze simili a quelle presenti sulla lingua: in alcuni soggetti queste "spine" sono morbide, in altri soggetti invece sono piuttosto rigide e, quando il maschio si ritrae dal corpo della femmina, le causano una sensazione di dolore acuto e improvviso.

L'ovulazione è indotta dall'accoppiamento e avviene nelle 24/36 ore successive mentre gli spermatozoi iniziano immediatamente la loro risalita verso l'utero. La fecondazione vera e propria - e con essa l'inizio della gravidanza - avviene due/tre giorni dopo la monta.